Fotocellula daltonica > Apparecchio tecnologico di ultima generazione in grado di generare luce a partire dal buio e alterare così le linee d’ombra sul terreno permettendo ai Ladri di Spazio [Ladri di Spazio] di modificare a loro piacimento le aree d’ombra del nostro pianeta. Insomma, una bella grana per gli studiosi della Scuola Liminale [Liminale, scuola] .
(Federico II)
Felicità modulare > Nome di un gioco di società per giocatori affiatati e pazienti: consiste nel comporre le lettere della parola “felicità” (secondo l’idioma dei giocatori), utilizzando materiali che si trovano a portata di mano nel posto in cui il gioco si svolge. Non è consentito acquistare oggetti o portarne con sé allo scopo. Al completamento di ogni figura, il gioco si ferma e riprende, dopo un tempo concordato, in un’altra sede: casa, parco, centro commerciale, stazione, spiaggia.
Nell’isola di Lup, dove si pratica in almeno quindici fra lingue e dialetti diversi, il gioco converge nelle feste autunnali, durante le quali si espongono le parole assemblate dai gruppi di giocatori.
(Llibris)
Fenomeni infrasottili > Famiglia di eventi naturali caratterizzati dalla indicibilità della configurazione e dalla imprevedibilità della traiettoria del singolo fenomeno nello spazio delle fasi. Al di là di sporadici e singolari casi di applicazione del modello a fenomeni macroscopici (si veda ad esempio il Pulviscolo residuale [Pulviscolo residuale]), si tratta di una famiglia di enti che emergono al confine tra mondo quantistico e mondo classico, quando i relativi fenomeni fisici entrano in risonanza con le visioni olistiche dell’esistenza appartenenti alla sfera del Coninizio [Coninizio] I rari studi dedicati a questa materia ancora in fieri si rivolgono soprattutto agli strumenti di indagine, come il Wafer Wide Web > [Wafer Wide Web], rete complessa che si basa su connessioni multiple pesate tra computer quantici e oggetti cosmologici che si trovano all’interno del Orizzonte degli eventi [Orizzonte degli eventi].
(V’Eliot)
Fisiognomica applicata ai tombini > Branca delle scienze fisiognomiche il cui iniziatore, professor Pierre Jambon (1847-1936) accademico dell’Università di Lup > [Lup], sul finire del XIX secolo, teorizzava un mutamento di stato in tutti quei manufatti quali tombini, grate,
caditoie, chiusini, che fossero posti su una delle linee di confine/passaggio tra mondo aereo e mondo sotterraneo. Lo studioso sosteneva che in quella posizione i manufatti avrebbero subito, al di fuori delle intenzioni dei loro artefici materiali, l’influsso plasmatore del mondo del sottosuolo, venendone così modificati fino ad impersonarne e rivelarne caratteri ed aspetto. Questo li avrebbe resi così atti ad essere analizzati secondo le leggi della fisiognomica, fornendo un utile complemento alle indagini scientifiche, condotte con altri mezzi, concernenti il mondo sotterraneo.
(Peter Bacon)
Fossato concentrico > raro esempio di struttura difensiva in uso nella regione centrale dell’isola di Lup > [Lup]. Formata da due o più fossati, scavati da laboriosi monaci palestrati, la struttura era assai difficile da superare. Le cronache riportano che nell’era mediana, si assistette a una vera e propria competizione nella costruzione di questo tipo di difese, fino al punto che alcuni fossati concentrici non offrivano più posto al loro interno per la città da difendere. Per la maggior parte riempiti nei secoli successivi, i fossati concentrici superstiti sono una meta turistica popolare per gli amanti del girare a vuoto.
(redazione)
Fuzzy logica > Espressione coniata negli anni sessanta da Lofti Zadeth (1921-2017), ingegnere e matematico iraniano naturalizzato statunitense, per indicare un settore della logica matematica basata sul principio che tutto è questione di misura, niente è assoluto. “Fuzzy” significa alla lettera “lanuginoso”, “coperto di peluria” e perciò “indistinto”, “sfumato”. La F., o logica sfumata o sfocata, sottolinea come i fatti reali siano sempre in una certa misura vaghi; solo la matematica, che è un sistema puramente artificiale di regole e simboli, distingue nettamente tra “bianco o nero”. Per la F. il mondo è in chiaroscuro, le cose fuzzy hanno confini vaghi con i loro opposti, con le non-cose; quanto più una cosa assomiglia al suo opposto, tanto più è fuzzy. L’aver posto l’accento sulla vaghezza è un atteggiamento, sotto certi aspetti, che associa la F. al liminalismo > [Liminale (scuola)], movimento che affronta, per scardinarle, le certezze e gli ambiti ben delimitati del linguaggio formale in ogni campo. Per comprendere il significato della logica a più valori o F. può essere utile questo semplice esempio riguardante il parcheggio di un’automobile. L’approccio probabilistico parte dal presupposto che il parcheggio in uno spazio sia qualcosa di preciso e bivalente: o si parcheggia in uno spazio o non si parcheggia, tutto o niente, dentro o fuori. Una visita a una vera area di parcheggio mostra come le cose stiano altrimenti. Le macchine si affollano in spazi ristretti e di traverso. Un’auto occupa un posto e mezzo e condiziona le macchine successive. Per applicare il modello della probabilità dobbiamo introdurre delle semplificazioni e assumere che a ogni posto corrisponda esattamente una macchina. Ma viste da vicino le cose sono fuzzy. Una macchina può essere parcheggiata per il 90% nel trentaquattresimo spazio e per il 10% nello spazio a destra, ossia nel trentacinquesimo. Pertanto l’enunciato “Ho parcheggiato nel trentaquattresimo posto del parcheggio” non è interamente vero e l’enunciato “Non ho parcheggiato nel trentaquattresimo posto del parcheggio” non è interamente falso. Per la maggior parte si è parcheggiato nel trentaquattresimo posto e in misura inferiore non vi si è parcheggiato. Questa è una affermazione fuzzy che approssima meglio il “fatto” che si è parcheggiato nel trentaquattresimo posto del parcheggio (si veda Bart Kosko, Il fuzzy-pensiero. Teoria e applicazioni della logica “fuzzy”, traduzione dall’americano di Agostino Lupoli, Baldini&Castoldi, Milano, 1995).
(Paolo Albani)