Riserva empatica > accumulo della capacità di entrare in uno stato di empatia con “l’altro da sé”, mediata dai neuroni specchio, all’interno di un magazzino corticale situato posteriormente all’Area di Broca. Lo sviluppo della R.E. è la risposta evolutiva all’appannamento dei neuroni specchio, la cui superfice riflettente viene periodicamente obnubilata da aliti aerofagici carichi di connessioni neurologiche preconcette, da cui la necessità, nei momenti di nitore dei neuroni, di immagazzinare empatia e conservarla per far fronte ai momenti di offuscamento. Il danneggiamento dell’area dove questo magazzino ha sede, o la diminuzione della R.E. dovuta all’allungamento dei periodi di non riflettenza in seguito al prevalere di aliti aerofagici solipsistici, con l’innalzamento delle barriere di confine tra il se e l’altro e l’interruzione della comunicazione empatica, produce diverse patologie secondarie, dalle Vertigini da intervallo [Vertigine da intervallo] alla Sindrome del terminatore [Terminatore, sindrome del]. Quando i disturbi alla R.E. colpiscono contemporaneamente diverse persone può succedere che i disordini neurologici assumano le dimensioni di una patologia sociale, in cui i neuroni specchio in via di appannamento si riflettano l’un l’altro l’atto di offuscarsi, rinforzandolo in un feedback negativo, per cui terrori immaginari, avversioni preconcette, complottismi paranoidi [cfr. Terminatore, sindrome del] prendano il sopravvento nell’immaginario collettivo e orientino verso scelte politiche di chiusura ed erezione di muri, fisici o metaforici.
(Peter Bacon)
Riga > Anche la riga che ci facciamo nei capelli è una linea di confine che serve a dare ordine al nostro aspetto. Cerca di essere la più regolare possibile, eliminando il dubbio di pericolose curve o zigzag alieni che rovinerebbero tutto. Le due parti possono essere simmetriche o no ma sempre regolamentate in maniera decisa. La riga, una linea retta che congiunge due punti, è sempre perentoria anche se nasconde un equilibrio precario, come tutte le cose esplicitamente affermative. Così come le linee dritte e orizzontali della scrittura sono un confine labile che può essere spazzato via da un gesto volatile come un lancio di dadi.
(adadepi)