YTREWQ (gruppo) > ala estremista del movimento dei Ladri di spazio > [Ladri di spazio] attiva a Lup > [Lup] nella seconda metà dello scorso secolo. Il movimento degli Y. univa le teorie sociopolitiche sull’allargamento degli spazi angusti mutuate dai contemporanei Ladri di spazio, di cui era la costola più radicale , con le suggestioni provenienti dagli scritti dell’archistar di origine basca Petronila Txerri (autrice di “Teoria delle costruzioni ipotetiche”, e dell’ancor più estremo “Teoria delle costruzioni ideologiche”) che rivendicava la legittimità e la completezza della costruzione virtuale, legata ai collegamenti oltre l’orizzonte degli eventi > [Orizzonte degli eventi] del Wafer Wide Web > [Wafer Wide Web] a scapito delle costruzioni materiali, da lei definite “costrizioni limitanti”. Gli Y. Rimasero a lungo in bilico sulla prassi politica da adottare, divisi tra la fazione dei Guerriglieri dell’Autocad che, pur ritenendo i Ladri di spazio inevitabilmente dediti al compromesso più deteriore con costruttori e palazzinari di ogni risma, ritenevano di poter incidere sulla situazione politica e urbanistica con l’aiuto delle sole tastiere, mediante la pratica della progettazione del maggior numero possibile di utopiazze > [Utopiazze] virtuali, e la fazione ancora più estrema dei Tritolatri , forte tra l’intellighenzia radicale di Lup, che invece dell’allargamento di limiti e spazi ne predicavano la distruzione totale, anche fisica, a base di un micidiale cocktail di ideologia ed alti esplosivi, in quanto le utopiazze non ammettevano compromessi con la realtà materiale del tessuto urbano così come si era storicamente determinata [Lup, 2° appendice]. Alla fine quest’ultima fazione soccombette alla lotta ideologica ed alla repressione ad opera delle forze di polizia di Lup, lasciando campo libero ai Guerriglieri dell’Autocad che ebbero modo di arricchire il già complesso tessuto urbano di Lup con il numero virtualmente illimitato di utopiazze in cui oggi ci possiamo aggirare.
(Peter Bacon)